Scenari Immobiliari – 2021 alle porte

28 Dicembre 2020
Posted in immobiliare
28 Dicembre 2020 barbaramattei

Nei prossimi 3-5 anni il mercato immobiliare italiano è previsto in ripresa, in sintonia con l’andamento favorevole della congiuntura nazionale. I prezzi rimarranno fermi. I costruttori dovranno ripensare case e uffici, alla luce del fenomeno smart working.

Il settore immobiliare è previsto in ripresa nel medio periodo, con compravendite in moderato aumento nel comparto residenziale, mentre i prezzi resteranno fermi. Il tutto è ancora condizionato dal forte impatto che la pandemia ha avuto e continua ad avere nel 2020, anche se le previsioni per il futuro sono in generale più ottimistiche, con un sistema economico che dovrebbe migliorare leggermente sia nel 2021 sia nel corso dei prossimi 3-5 anni. Questa è la sintesi delle previsioni di molti imprenditori.

Nonostante la “insospettabile capacità di resilienza” dimostrata durante la prima ondata della pandemia di coronavirus, il mercato immobiliare sta ormai subendo i colpi della crisi. E secondo l’ultimo rapporto Nomisma le attese sul quarto trimestre sono fosche così come quelle per il prossimo anno, che vedrà un calo del settore. La ripresa è invece prevista nel 2022, e le prime città a rialzarsi saranno, secondo le previsioni, Milano e Bologna.

Nel 2020 fatturato in calo di oltre il 10% in Europa, del 15% in Italia dove si prevede un ritorno alla crescita di quasi l’8% nel 2021. Per le case compravendite a meno -23,6%, ma l’anno prossimo più 8,5%.

Ci sono studi che evidenziano come dopo un incremento delle compravendite residenziali di quasi un quarto negli ultimi cinque anni, il trend si è fermato in tutta l’UE mentre per l’anno prossimo si attende un incremento di circa il 10%.

Stando ai dati, l’effetto della crisi sanitaria del Covid-19 sui mercati immobiliari europei avrebbe determinato un calo del fatturato superiore al 10%, con una punta del 18,3%in Spagna.

In miglioramento il mercato italiano che si stima chiuderà il 2020 con un meno 15,2%. Come fortunatamente avviene dopo ogni repentino crollo degli indicatori, anche nel real estate sono attesi il prossimo anno rimbalzi importanti in tutti i Paesi, con un più 7,8% per l’Italia.

Ripresa che si prevede sarà trainata dal settore residenziale (più 9%). Previsioni leggermente ottimistiche.

Circoscrivendo i dati relativi al solo mercato immobiliare italiano, si distinguono in negativo sia il comparto residenziale che il commerciale. Ripresa veloce, invece, per il settore terziario, dove sarebbe in corso un profondo cambiamento di organizzazione del lavoro e quindi anche degli spazi aziendali. Dopo un calo del 23,6 %, le compravendite dovrebbero tornare sopra il mezzo milione per migliorare negli anni successivi.

Il fatturato del mercato immobiliare italiano nel 2020 non arriverà a toccare la soglia dei 110 miliardi di euro, facendo così registrare un calo del 15,2% rispetto al 2019, diminuzione che per il solo comparto residenziale non dovrebbe andare oltre 10% .

Arretramento che assume però i contorni del crollo per il settore  alberghiero (si stima un – 60) mentre per quello terziari  dovrebbe assestarsi intorno al 30%.

Riduzioni importanti vengono indicate pure per il  settorecommerciale, dove il calo di scambi si accompagna ad una netta discesa delle quotazioni. La crisi del settore commerciale dovrebbe continuare anche il prossimo anno. Mentre per gli alberghi si attende un vero boom (ovviamente nei limiti di un mercato dalle dimensioni modeste).  Per il 2021 il fatturato globale dovrebbe tornare vicino alla soglia dei centoventi miliardi di euro.

Il 2020 è stato, a causa della pausa imposta alle compravendite immobiliare durante il periodo del lockdown, un anno complesso per il settore del real estate e, a livello europeo, è stato inevitabile un calo dei fatturati e del numero di transazioni portate a termine.

Le conseguenze del coronavirus sull’immobiliare europeo sono state importanti, ma gli esperti del settore prevedono che già dal 2021 si avrà un rimbalzo positivo, testimoniato già dai forti segnali di ripresa che il mercato ha dimostrato post-lockdown. Anche per l’Italia si delinea questo scenario e le previsioni per il settore immobiliare nel 2021 sono molto buone.

Per il settore immobiliare italiano si prevede un ritorno ai valori precedenti il lockdown nel medio periodo: se bisogna ora infatti recuperare ciò che si è “perso” con i mesi di inevitabile stop, dal 2021 si tornerà a crescere, con previsioni per il futuro in generale più ottimistiche. Il sistema economico, infatti, dovrebbe avere un rimbalzo già dal 2021 e una crescita nel corso dei prossimi 3-5 anni.

Il mercato immobiliare italiano, secondo gli esperti, non smetterà di attirare investitori nel 2021, i quali privilegeranno in particolare il settore residenziale. Inoltre, anche per molte persone si prevede che continuerà a crescere il rinnovato interesse verso la dimensione dell’abitare, con un numero crescente di persone che sceglieranno di vendere e comprare casa per cambiare la propria situazione abitativa.

Secondo quanto affermato in un sondaggio fra gli addetti ai lavori delle agenzie immobiliari e del settore, quasi la metà degli intervistati prevede che il sistema economico italiano migliorerà nel corso del prossimo anno, con un riflesso significativo sul comparto immobiliare.

A sostenere la fiducia degli operatori del settore sono anche i segnali incoraggianti che vengono dati dal mercato: in primo luogo il fatto che i valori immobiliari post-coronavirus hanno continuato a crescere e in secondo luogo l’andamento favorevole dei tassi sui mutui, due elementi che danno un’importante spinta al comparto sia per quel che riguarda i compratori che i venditori.

La difficile situazione sanitaria globale legata alla diffusione del Covid-19 ha creato non poca incertezza riguardo al settore immobiliare sia nel presente che per i prossimi anni.

Per questo motivo, con l’obiettivo di identificare dei trend futuri plausibili, per il settore residenziale, si prevede che il prossimo anno i prezzi ed i canoni abitativi continueranno a decrescere, ma dal 2022 ci sarà una ripresa che continuerà fino al 2025.
Per quanto riguarda il settore terziario\uffici, la domanda per spazi individuali e co-working aumenterà nei prossimi anni, con prezzi che, dopo una prevista decrescita del 3.5% per quest’anno e del 4.7% per il 2021, torneranno a risalire dal 2022 in poi.

Per quanto riguarda Milano e Roma il settore residenziale, in entrambe le città è stata prevista una decrescita dei prezzi degli immobili fino alla fine del prossimo anno, dopo il quale però è attesa una ripresa seguita da una crescita sostenuta fino al 2025; stesso trend è previsto per i canoni di locazione anche se, durante quest’anno e nel 2021, la decrescita risulta maggiore per Milano rispetto a Roma.

Nel settore terziario/uffici, le variazioni nei prezzi e nei canoni immobiliari a Milano e Roma si presentano molto simili a quelle previste per il settore residenziale. Il modello ha però analizzato anche le curve dei rendimenti nel settore, registrando una discesa dal 2015 fino all’inizio di quest’anno e prevedendo che l’attuale fase di crisi non potrà che invertire questa fase discendente. Si tratterà comunque di una inversione di tendenza non significativa e limitata al breve termine.

Una considerazione a parte va fatta per il mercato degli immobili “prime” (terziario cielo-terra, top location, di qualità superiore, con conduttori di livello primario). Sia a Milano che a Roma il calo, anche nel breve termine, è relativamente contenuto e il ritorno alla situazione pre-crisi si ritiene sarà più veloce.

La situazione dei prezzi immobiliari, in Italia ed in particolare a Roma e Milano, sembra dunque tendere ad una ripresa nei prossimi anni. 

Continuerò a a monitorare con attenzione l’evolversi del settore, così da tutelare al meglio gli interessi dei miei investitori.

Auguro a tutti una buona fine 2020 ed inizio 2021. 

Di cuore Buon Anno di nuovo da Barbara Mattei!

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